Cosa hanno in comune i mosaici e il chiostro di Monreale? E la Chiesa di San Vitale sulla rocca di Castronovo, le campane di bronzo del santuario diocesano sul Monte San Paolino a Sutera, il CIDMA di Corleone, il museo archeologico di Prizzi, le “robbe” di Milena, il Castelluccio di Racalmuto? Sono alcune delle perle incastonate all’interno del tracciato dalla Magna Via Francigena di Castronovo!
La storia inizia a Canterbury…
La Via Francigena, fin dal medioevo era una strada commerciale e di pellegrinaggio. Questa aveva origine dalla Francia e metteva in comunicazione le regioni d’Oltralpe con Roma. E’ storicamente documentata nel 990 d.C. dal diario di viaggio dell’Arcivescovo di Canterbury, Sigerico.
Fu percorsa da quei pellegrini che, spinti dalle stesse motivazioni condivise in tutta Europa, per grazia ricevuta o per espiazione dei peccati dovevano raggiungere i luoghi santi del pellegrinaggio: Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela.
…e approda in Sicilia
Anche la Sicilia Normanna, isola di popoli, incrocio di culture, fu sensibile alla pratica del pellegrinaggio. Indossato il mantello e afferrato il bastone, ci si incamminava verso i prescelti luoghi della fede lungo itinerari caratterizzati dalla presenza di Hospitalia per pellegrini. Si tratta di luoghi sovente gestiti dagli ordini monastici. Ubicati in base ad una suddivisione razionale del percorso che consentiva di ricoprire la distanza nei tempi prestabiliti, offrono ristoro per la notte
Appunti per un Cammino social
Oggi si ha la possibilità di percorrere questo tracciato a piedi, a cavallo o in bicicletta, guidati dallo stesso spirito degli antichi pellegrini. Tutto con un approccio social, che rende partecipi grazie al supporto delle moderne tecnologie.
Se volete conoscere una Sicilia insolita che spazia dai verdi paesaggi montani alle dorate colline coltivate a grano fino alle coste assolate del Mediterraneo questo cammino fa per voi.
Una formula turistica integrata che coniuga il piacere della passeggiata con la riscoperta di borghi. Gli stessi che un tempo furono centri di cultura, oggi lontani dai flussi turistici. Una proposta legata alle escursioni naturalistiche, alla cultura e al cibo che valorizza itinerari storico/culturali e di pellegrinaggio .
Sicilia:“Isola di Genti, incrocio di culture”
Come nasce la Magna via Francigena di Castronovo? Come recita in greco un diploma del 1096: “ten odon, ten megalen ten Fragkikon tou Kastronobou” tradotto in latino qualche decennio dopo, la Magna via Francigena di Castronovo era una grande strada di comunicazione lunga 160 Km. Collegava la Palermo dei conti Normanni con la rocca di Girgenti.
Fa parte del progetto “Le Vie Francigene di Sicilia”, itinerari storici su cui si innestano natura, tradizioni e cultura dell’accoglienza.
Una rete di circa 900 km di trazzere che attraversavano l’isola dal periodo arcaico ai primi del ‘900. Queste consentivamo il passaggio di eserciti, mercanti, cavalieri e pellegrini.
Castronovo era il luogo da dove si intercettava il passaggio della transumanza verso le Madonie per raggiungere gli Hospitalia di Polizzi Generosa, lungo la direttrice che da Palermo attraversava le montagne dei Nebrodi e dei Peloritani in direzione del porto di Messina, porta d’oriente e imbarco verso la Roma dei pellegrini e la Santa Gerusalemme.
Vie e Cammini: dalla mappe alle App
Il progetto si deve alla perseveranza di un gruppo di storici, archeologi e guide naturalistiche, coadiuvati da numerosi volontari. Consapevoli del potenziale culturale e dell’enorme capitale umano di cui la Sicilia è ricca. E così con mappe topografiche in mano, hanno indossato le vesti degli antichi pellegrini. Sulle loro orme hanno tracciato il percorso segnalandolo con tracce bianche e rosse intervallate dalla sagoma rossa del pellegrino.
Prima ad essersi strutturata come Cammino, la Magna Via Francigena ha un logo – l’arco normanno frutto della sapiente manifattura araba – un sito, una pagina facebook, una app, la credenziale del pellegrino, e il suo punto di forza è l’accoglienza. Un sistema di convenzioni e accordi di rete lega le strutture che mettono al centro il pellegrino/viaggiatore/turista.
Il senso dell’ospitalità e la genuina accoglienza siciliana rendono ogni sosta lungo il cammino una vera occasione di amicizia e solidarietà. Una esperienza indimenticabile, resa unica dal coinvolgimento delle persone e dalla scoperta dell’inaspettato che può essere non solo la bellezza architettonica di un monumento, ma anche specialità gastronomiche!
Siate affamati di bellezza e diffondete il verbo!
Rilanciare il turismo in zone rurali lontane dai soliti itinerari turistici coniugando una strategia integrata di sviluppo culturale e territoriale è la sfida di questo progetto.
La creazione di tracciati interattivi scaricabili dal sito, una rete sentieristica chiara e leggibile, mappe interattive. Tutto questo, insieme ad azioni concrete che rafforzano la cooperazione tra associazionismo e istituzioni pubbliche, nonché l’organizzazione, la promozione e la commercializzazione, l’accoglienza e i servizi integrati di itinerari, rotte, cammini e ciclovie devono avere degli standard precisi, fissati dalle linee guida dei Cammini D’Europa.
La via dei Santi, l’Itinerarium Rosaliae, la dorsale dei Nebrodi, la Trasversale Sicula sono solo alcuni di questi itinerari. Sulla scia della Magna Via Francigena di Castronovo si stanno attivando per essere strutturati come un Cammino.
Qualora vi foste convinti a lanciarvi in questa sfida, ricordate che serve un minimo di preparazione prima di iniziare il viaggio. Occhio quindi alla scelta delle scarpe più adatte alla vostra camminata. Anche lo zaino e l’equipaggiamento da portare dietro deve essere adatto alla stagione scelta per intraprendere il percorso.
Valgono sempre i soliti buoni consigli: bere tanto, spezzare la fame con snack leggeri, frutta e frutta secca, cioccolata e miele in sacca. Potete scegliere di camminare da soli o in compagnia, di fare solo alcune tappe, di partire da metà percorso. Dipende insomma dalla generosità delle vostre gambe.
Non resta che augurarvi buon Cammino!