Piazza Armerina, situata nel centro della Sicilia in provincia di Enna, è una splendida città d’arte che conserva moltissimi tesori da scoprire ed ammirare anche solo passeggiando tra vicoli e viuzze. Tra questi citiamo il Palazzo Trigona in stile barocco, il Duomo, i Quattro Quartieri medievali tra cui il centro storico e il Castello Aragonese.
Ciò che rende rinomato e famoso in tutto il mondo il comune di “Piazza” (così come conosciuto da tutti i siciliani) è la Villa Romana, tesoro inestimabile che dura nel tempo, con i suoi meravigliosi pavimenti in mosaico.
Patrimonio UNESCO
Sorgendo in contrada Casale a circa 5 km dal comune ennese, l’antica dimora è rinvenuta totalmente alla luce con gli scavi degli anni ’50. Nel 1997 viene riconosciuta sito patrimonio dell’UNESCO.
Ma a quando risale la Villa Romana del casale e chi era il proprietario? Per collocarla in un periodo storico dobbiamo tornare al IV sec. d.C quando la Sicilia, divenendo punto cruciale dei commerci di grano tra l’Africa settentrionale e l’Italia dell’Impero, riconosce il suo periodo di prosperità. È qui che si sviluppano gli insediamenti commerciali, che i villaggi agricoli sono in espansione e che i più ricchi signori romani cominciano ad abbandonare le città per spostarsi nelle campagne occupandosi dei loro possedimenti.
Con il lavoro non più di schiavi ma di coloni, ville e dimore rurali vengono ingrandite e abbellite con giardini, fontane e terme e dotate di tutti i comfort.
Ma chi è stato l’artefice di tutto ciò? Chi era il nostro ricco signore romano? Molte sono le ipotesi di attribuzione ma le due più accreditate sono quella che vede proprietario l’imperatore Massenzio (302-312 d.C), figlio dell’Imperatore Massimiliano Erculeo che governava l’Italia, la Sicilia e gran parte dell’Africa durante il periodo della Tetrarchia, a seguito della scoperta di reperti con l’effigie di quest’ultimo.
L’altra ipotesi non vede un Imperatore come proprietario della Villa bensì il potente politico romano Lucio Aradio Valerio Proculo Populonio, governatore e console della Sicilia nel 340 d.C.
Passeggiando tra le stanze, una ricchezza inestimabile
La vera ricchezza di questa dimora di 60 stanze sta nei suoi 4000 mq di pavimenti in mosaico che raffigurano scene di vita quotidiana, scene di caccia, animali marini, episodi ispirati ai racconti omerici. Opera di grandi maestri nordafricani, la rarità e la bellezza di questi capolavori, giunti intatti fino ai nostri giorni, sta non solo nella vivacità dei colori ma soprattutto nella modernità con cui vengono raffigurati i soggetti protagonisti. Non è di tutti i giorni vedere ragazze di epoca romana, in costume da bagno, che praticano sport! Non solo..soprattutto raffigurate a grandezza reale.
Immaginando una piacevole passeggiata tra le varie stanze della sontuosa Villa Romana, i luoghi visitabili da non perdere sono la zona termale con la Palestra dove è presente un mosaico raffigurante la gara tenutasi al Circo Massimo di Roma in onore di Cerere, dea delle messi e delle stagioni. Usciti dalla palestra si raggiunge il Frigidarium e il Tepidarium (ambienti delle terme romane utilizzati per i bagni freddi, il primo, e per i bagni tiepidi, il secondo). Qui si passa da raffigurazioni marine (tritoni, pescatori e cavalli marini) ad atleti che corrono con la fiaccola.
Dal cortile si raggiunge il vestibolo, stanza quadrata dove il proprietario accoglieva gli ospiti. Dal vestibolo si accede al peristilio, ampio cortile interno circondato da colonne. Sul lato settentrionale di quest’ultimo si apre la Sala della Piccola Caccia raffigurante un sacrificio alla dea Diana distinguendo, simmetricamente, i due momenti del sacrificio e del banchetto.
Proseguendo si arriva al Corridoio della Grande Caccia che contrariamente al nome non rappresenta una battuta di caccia ma scene di cattura di belve selvatiche. In fondo al corridoio si trova la stanza delle Ragazze in bikini, dieci fanciulle che si dilettano in gare ginniche in onore della dea del mare Teti.
Altre due stanze da non perdere all’interno della Villa Romana del Casale sono la Stanza della Signora e quella del Dominus (Stanza di Ulisse e Polifemo). Qui i mosaici raffigurano simbolicamente, attraverso il mito di Arione e quello di Ulisse, come le arti, la musica e la poesia vincano sul male. Da vedere anche la stanza di Amore e Psiche, quella di Eros e Pan e la Basilica. Ma a voi la scoperta delle meraviglie racchiuse in questo prezioso tesoro.
Visitare la Villa Romana
La Villa Romana del Casale è visitabile tutti i giorni della settimana e nel periodo estivo sono previste anche delle aperture serali. I giorni di chiusura sono invece il 25 dicembre e l’1 gennaio. Tutte le informazioni riguardo orari, acquisto prezzi dei biglietti le trovate sul sito del servizio museale.
Guida ai Mosaici – Fonte: Portale del comune di Piazza Armerina.